giovedì 26 ottobre 2017

Siete davvero convinti di allenarvi ? 5 - Conclusioni


Prima di riprendere il discorso mi scuso con chi queste cose le sa e per cui queste sono cose dette e ridette, non sapevo che per fare un ragionamento aperto bisognasse possedere il copyright sulle idee, credevo che bastasse documentarsi
 

  Copyright

 

Detto questo,
perché ho speso questo tempo a cercare di evidenziare tutte o almeno molte delle caratteristiche, capacità, peculiarità, abilità… chiamiamole come volete , che è necessario possedere per migliorare nel tiro?
 Il mio scopo è solo dimostrare che l’unico modo di allenare (davvero) un atleta e nella fattispecie un tiratore è quello di scomporre il suo gesto tecnico negli elementi basilari che lo costituiscono, e che quindi la pratica che il 99% dei frequentatori delle linee eseguono e che buona parte dei tecnici professano, non porta proprio da nessuna parte, se non a diventare dei frustrati.
Non è una novità, ripeto, non è l’uovo di Colombo, ma come diceva qualcuno “ripetita juvant” ripetere aiuta (non ripetere la gara sia chiaro... :D :D)

Eppure negli altri sport queste sono cose acclarate, non mi risulta che un centometrista passi i pomeriggi a correre decine di volte quella distanza in quella benedetta corsia, illudendosi di andare ogni  volta più veloce.
 

Non mi sembra che il pesista cerchi di migliorarsi caricando il bilancere sempre con lo stesso peso e facendo solo strappo e slancio dalla mattina alla sera, ne credo che chi gioca volley faccia 20 partite al giorno (magari con lo stesso avversario e nello stesso palasport)

 


Tutti questi atleti trovano gli elementi base da allenare e li sviluppano, la forza esplosiva per il pesista e il centometrista, la tecnica di battuta o di ricezione per il giocatore di volley, i riflessi, la coordinazione.

Però scusate , mi sorge un dilemma a questo punto, ma se tutti sanno, se tutti sono perfettamente a conoscenza di queste cose ovvie che ho citato, ma perché non le mettono in pratica ?
Come è possibile che nessuno spieghi che è assolutamente inutile mettersi tre volte a settimana a fare buchi a 40 o 60 pezzi di carta, sempre nello stesso poligono, sempre sulla stessa linea , sempre alla stessa ora ?
Che non è la carabina, o la giacca, o la posizione che vi farà migliorare ?
Forse sarò stato sfortunato io, ma nei poligoni che ho frequentato non mi è mai capitato nessuno che spiegasse ai tiratori che bisogna scindere il gesto , l’azione di tiro nelle sue componenti base, e solo una volta che si hanno chiare queste componenti base iniziare a fare esercizi definiti e "isolati" per migliorarle, per sviluppare quelle caratteristiche singole che poi danno origine tutte assieme al gesto finale,  al nostro colpo ben tirato, che deve essere il fine ultimo dell’ allenamento.
 

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