giovedì 19 ottobre 2017

Abbigliamento tecnico da tiro, quali sono le vere caratteristiche necessarie ?

Il tiro a segno moderno è caratterizzato dall’impiego di armi tecnologiche, specificatamente sviluppate dalle varie case leader del settore come Anschutz, Walther, FWB etc.,  armi che negli ultimi decenni hanno subito uno sviluppo notevole, andando in alcuni casi , vedasi le armi ad aria , incontro ad una vera e propria trasformazione.
Ovviamente assieme alle armi si è trasformata la tecnica di tiro
 
 
 
nuovi allenatori si sono affacciati sulla scena agonistica mondiale, nuovi Coach hanno portato nuove tecniche e nuovi risultati.
Per assecondare questi cambiamenti si è assistito inevitabilmente ad una evoluzione dell’abbigliamento tecnico da tiro.
Se qualche anno fa il tiratore usava una semplice giacca in pelle pesante  
 

 
 
 il più stretta possibile che lo costringeva in una posizione forzata, e dei pantaloni che davano pochissimo sostegno oggi sempre più aziende offrono sul mercato articoli tecnici di tutto rispetto.
Kurt Thune, Sauer, Mouche, Hitex, Meyer, Truttmann, sono solo alcuni dei principali produttori di equipaggiamenti sportivi da tiro, ogni marchio offre decine di articoli, giacche e pantaloni di ogni foggia, materiale e per ogni specialità ISSF e non.
La domanda che sorge è però:  quali devono essere le caratteristiche che una giacca e un pantalone da tiro per arma lunga accademica deve avere? Sono così necessari i nuovi materiali sintetici immessi ogni anno sul mercato dai produttori ?  Sono veramente cosi efficaci prestazionalmente ? e soprattutto è giustificato l’alto costo di queste attrezzature ?
 
Prima di tutto occorre chiarire che dietro allo sviluppo di questi capi ci sono ormai studi complessi, prove e test sui materiali, montaggio di veri e propri prototipi che vengono affidati a tiratori agonisti per lo sviluppo , e tutto questo ha inevitabilmente un costo, che si ripercuote purtroppo sull’ utente finale, se poi per cercare di soddisfare meglio le prescrizioni di regolamento o di fornire prestazioni migliori agli atleti in gara, si impiegano materiali costosi il prezzo del capo alla vendita è inevitabilmente elevato.
Perché questo ?
Iniziamo a dire che la federazione internazionale ISSF (International Sport Shooting Federation), l’ente che soprintende alle competizioni mondiali di tiro (ad arma rigata e liscia, olimpiche e non) nel tentativo di abbassare i punteggi ormai elevatissimi e di rendere dura la vita agli atleti , ha emanato via via negli anni delle norme regolamentari sempre più severe, che hanno limitato enormemente le caratteristiche di rigidità dei materiali, da qui la ricerca dei produttori di tessuti (o non tessuti) che pur rispondendo alle prescrizioni di regolamento garantissero le prestazioni di sostegno richiesto.


 

Dire quali siano le caratteristiche che deve avere un buon capo di abbigliamento tecnico da tiro però non è affatto facile, non basta dire fatto di buon materiale e conforme al regolamento, affatto, ogni specialità vorrebbe il suo capo di abbigliamento ideale, ogni posizione addirittura necessiterebbe nell’ottica della ricerca della perfezione del suo capo ideale, purtroppo ovviamente questo è quasi impossibile, eccezion fatta forse per quei tiratori che usano tirare solo ed esclusivamente in una specialità ed in una posizione.
E’ comunque innegabile che un buon capo da tiro, sia esso una giacca che un completo debba vestire bene il tiratore,  evitargli tensioni inutili, se una volta la filosofia era serrare il più possibile il tiratore oggi , anche a causa del regolamento che impone severi controlli di spessore e rigidezza dei materiali
 
 
questo non si fa più, oggi si predilige vestire il tiratore in modo da sostenere l’equilibrio del tiratore e non impedirne il movimento.
Questo è l’elemento fondamentale,  un capo di materiale costoso preparato male non darà alcun sostegno, viceversa anche un capo di materiale più economico, se ben confezionato e cucito SUL tiratore potrà supportarlo validamente nella sua azione tecnica.
Altro aspetto non trascurabile è quello della durabilità di questi capi e della loro tenuta nel tempo, visto l’alto costo, i materiali sintetici sono sicuramente più duraturi del classico canvas e della pelle che nel corso degli anni e con l’uso intenso che una attività agonistica di alto livello impone, inevitabilmente cedono la loro rigidità iniziale, tuttavia una buona giacca /pantalone ad un agonista vero difficilmente dura più di 2 anni, vuoi anche per gli inevitabili cambiamenti fisici (aumento/calo di peso) sia per i cambiamenti tecnici che impone lo sviluppo sua tecnica di tiro (visto che si auspica un continuo miglioramento delle prestazioni), che devono essere necessariamente seguiti dall’adeguamento delle attrezzature. Pertanto a meno di rare eccezioni anche i materiali classici anche se oggettivamente con una significativa inferiore tenuta nel tempo, continuano ad essere una valida scelta, soprattutto considerando il rapporto qualità prezzo.
 
 

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