giovedì 7 giugno 2018

Venti domande (tecniche) a : Maurizio Ballirano


Venti domande (tecniche) a : Maurizio Ballirano

 

Specialità praticate CL3P, CLT, C10

11 volte Campione Italiano Individuale

12 volte Campione Italiano a Squadre

50 presenze in nazionale e 100 gare internazionali

8 Record italiani   7 Individuali   1 a Squadre

2 volte in Preparazione Olimpica

8 Medaglie in competizioni internazionali

 

Un curriculum di tutto rispetto, lui è Maurizio Ballirano classe 1961 in attività agonistica dal 1975 al 1997.

Tirando per la Sezione di Osimo è stato il primo tiratore italiano di carabina veramente forte nelle tre specialità,  cerchiamo se possibile di rubargli qualche segreto.

Innanzitutto Grazie Maurizio per aver accettato di rispondere a queste domande:

      D) Tra tutte le discipline che hai praticato quale è quella che tecnicamente ti appassionava di più?  Puoi spiegarcene i motivi?
R)  Ho praticato tre specialità di carabina,   Cl3p, Clt, C10  e devo dire che la tre posizioni è quella che più mi ha appassionato nella mia carriera perché racchiude la difficoltà di tre tipi diversi di tiro e l'abilità di risolvere varie problematiche in una unica competizione.
 
 


D)     Quali sono secondo te le caratteristiche principali che sono necessarie per emergere nel nostro sport e in particolare nelle discipline di carabina?

R )  Penso che avere prima di tutto un fisico ben allenato sia fondamentale per affrontare la fatica e rimanere con la mente lucida ,poi ovviamente una predisposizione naturale alla destrezza è molto importante.


D)     Tra questi aspetti quali a tuo giudizio sono quelli innati e quali quelli che possono esser sviluppati attraverso un percorso di preparazione specifica?

R)  La destrezza è innata ma va comunque affinata attraverso gli allenamenti, la preparazione fisica può essere programmata ma una particolare attenzione va dedicata alla preparazione mentale che nel nostro sport è la parte preponderante e va allenata molto intensamente.


 

D)     Su quali di questi aspetti incentreresti un percorso di preparazione / allenamento?

R) Nell'allenamento si devono programmare tutti questi tre aspetti ma ovviamente per arrivare alle gare in forma bisogna fare programmazioni diverse tra la preparazione fisica, tecnica e mentale. Mi spiego meglio, non si può fare lo stesso allenamento ripetitivo sempre uguale tutto l'anno, all'inizio della stagione si prediligerà una preparazione fisica di base e meno una preparazione tecnica poi man mano che ci si avvicina ad una gara si farà il contrario. Appena fatta la gara si dovrà avere un periodo di scarico quindi poco tiro e più attività fisica etc. La preparazione mentale invece deve essere curata tutto l'anno.

 

D)     Quali sono le priorità?

R) A seconda dei livelli raggiunti le priorità sono diverse (es. tra un tiratore della nazionale e non) ma ovviamente bisogna programmare le gare più importanti, difficilmente durante l'anno si possono fare tutte le gare ad alto livello quindi gli obiettivi vanno programmati.

 

D)     Quali sono invece le cose da evitare assolutamente? ovvero quali gli errori da NON fare?

R)  Come dicevo prima un errore da non fare è quello di allenarsi sempre nella stessa maniera per non incorrere nell'assuefazione al tiro.
 
 


D)     Premesso che ovviamente il fattore umano è sempre fondamentale nella prestazione, quanto contano gli accessori e le attrezzature nelle attuali discipline di carabina?

R) Avere una buona carabina aiuta sempre ma non è la parte fondamentale, spesso i tiratori danno la colpa degli errori che commettono all'attrezzatura e invece spessissimo sono solo problemi mentali.

 

D)     L’ età dei tiratori di livello mondiale specie in alcune discipline (10m) si è andata nettamente abbassando negli ultimi anni, a che età è necessario iniziare l’attività agonistica oggi per sperare di poter raggiungere livelli di eccellenza?

R) Non credo che l'età sia determinante per iniziare in senso assoluto, certo è che se si inizia ad allenare la destrezza prima, in età matura si ha un bagaglio di esperienza notevole.
 

D)     I livelli tecnici di alcune specialità si sono alzati molto negli ultimi anni, secondo te per quale motivo? Migliori allenamenti o migliori attrezzature?

R) Per entrambe le cose

 

D)     Se dovessi consigliare un giovane tiratore, gli diresti di concentrarsi solo su una specialità (es. 10m) oppure avendone la possibilità di provarne diverse (es. CLT, Cl3P)?

R) Sicuramente gli consiglierei di provarle tutte, per diversi motivi.

 

D)     Nel caso di più specialità, come consiglieresti di suddividere il proprio impegno? ovvero quante risorse (tempo, fatica, risorse economiche et.) dedicare alle diverse specialità?

R)  Uno dei motivi di cui parlavo sopra è che pur allenandosi molto nelle varie specialità non ti viene la noia , ci si potrebbe allenare un giorno terra e in piedi , un giorno ginocchio e in piedi , un giorno di aria e via di seguito. (nel mio caso io mi allenavo 5/6 giorni la settimana)


D)     Quanto tempo occorre oggi per formare un tiratore di alto livello? ovvero quanti anni di impegno sono necessari per raggiungere livelli internazionali?

R) Il tempo è soggettivo ma molto dipende dall'impegno e dalla quantità di allenamenti che si riesce a fare.


D)     E’ necessario un approccio professionistico?

R) Sarebbe indicato l'approccio professionistico soprattutto per la tranquillità mentale che questa condizione genera (si deve pensare solo a tirare)

 
D)     Quanto è importante per un tiratore che voglia raggiungere livelli di eccellenza acquisire competenze tecniche sul tiro? E’ necessario “studiare” o basta “tirare”?

R) Studiare è importante come tirare, conoscere la teoria per poi metterla in pratica al poligono credo sia fondamentale.

 

D)     Quali sono le necessarie competenze da acquisire?

R)   Le competenze da acquisire sono molte ma ripeto altre alla pratica è utile studiare

 

D)     Potresti consigliare dei testi o delle letture?

R) Alcune letture sul mental training aiutano così delle lettura tecniche (come si tira con il vento) e delle letture sulla preparazione fisica specifica per gli sport di destrezza.

 

D)     Ci sono aspetti del tiro che possono essere programmati (come ad esempio l’uso di una determinata cartuccia) ed altri che possono essere solo gestiti (es. vento, luce, condizioni meteo), per questi ultimi che consigli ti sentiresti di dare?

R) Per le cartucce direi che è importante avere fiducia nel lotto con cui si spara quindi provare la carabina con i vari lotti è importante, per le condizioni ambientali consiglierei di allenarsi di più  quando il tempo non è perfetto (vento pioggia nuvolo) per abituarsi alle situazioni che sicuramente si troveranno, all'estero specialmente.


D)     Si può parlare di “strategie di gara” nel tiro?

R) Certo le strategie di gara possono esserci , molto anche qui dipende dal tempo che si trova o dal modo di tirare (veloce o lento a seconda del tiratore)

 

D)     Puoi farcene qualche esempio?

R) Se ad esempio il tempo è molto variabile si può provare ad aspettare che le condizioni migliorino, poi però bisogna essere veloci a tirare perché è trascorso del tempo prezioso. Ricordo una gara a Roma dove c'era un tempo veramente pessimo, dovevamo tirare a terra e non si riusciva a stare nel 9. Mi sono fermato sono uscito dal poligono e ho visto che il tempo poteva migliorare , così ho aspettato un'ora prima di entrare in gara . Improvvisamente si è calmato e in 22 minuti ho finito la gara tirando 595. Credo che il secondo avesse fatto 585. Diciamo che ho avuto fortuna ma comunque avrei potuto fare 585 anche nell'altra condizione per cui ho rischiato una tattica diversa.

 

D)     Normalmente (almeno in Italia) un tiratore viene seguito da un allenatore/tecnico agli inizi della sua carriera e poi inizia a gestirsi da solo, contrariamente a quanto ad esempio avviene nel golf dove si prendono lezioni per tutta la vita agonistica, credi che per eccellere sia necessario un tecnico anche a maturità agonistica raggiunta?

R)  Penso che potersi confrontare con un allenatore che ti segue sia importante per tutta la carriera agonistica.
 
 
Le 20 domande sono terminate, Grazie Maurizio, ed ora ci si vede sulle linee di tiro :D
 

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