giovedì 29 novembre 2018

da As is .. a To be... Progetto di un cambiamento - Parte 1


Volete cambiare ? Volete aumentare le vostre prestazioni nel vostro sport e nella vostra disciplina ? qualunque essa sia ?
 
Bene, dovete passare da  "As is" a "To be"




Ovvero dalla situazione attuale ... alla situazione desiderata
 
Questa è la base, è una cosa talmente importante che andrebbe incorniciata ed appesa sullo specchio del vostro bagno, dove ogni mattina vi fate la barba...
 
L'analisi dello stato reale ("as-is") di prestazione e di quello a cui tendere ("to-be") sono due attività di analisi nettamente distinte, che portano a definire i miglioramenti necessari per passare dai risultati attuali (rilevati nell' "as-is")  a quelli definiti per il "to-be", ovvero il punto di arrivo.
 
L'analisi oggettiva ed obiettiva dello stato attuale (As is)è fondamentale, occorre esaminare con attenzione ogni particolare, ogni sfaccettatura che ci permetta di inquadrare la situazione nel modo più critico possibile.
 
La definizione della situazione cui ambite (To be) deve essere altrettanto oggettiva e spietata, ma cosa altrettanto importante non utopica. Non ha senso porre obiettivi irrealizzabili, accumulerete solo frustrazione e sprecherete tempo e risorse preziose.





 
Chi deve fare queste analisi ?
 
Se riuscite ad essere sufficientemente obiettivi ed oggettivi,  nessuno meglio di voi potrà esaminare e dettagliare la situazione attuale, (As is) ma se siete quelli a cui Velasco si riferisce quando parla della "teoria degli alibi", ovvero di quelli che cercano sempre una scusa per non assumersi le proprie responsabilità, beh è meglio che vi facciate supervisionare da un osservatore esterno, che sia in grado di darvi il giusto punto di vista.
 
Viceversa, il punto di arrivo ovvero la situazione a cui tendere (To be) dovete fissarla da soli, solo voi potete decidere davvero dove volete spingervi e quale prezzo siete disposti a pagare per arrivarci.


(Segue)







martedì 27 novembre 2018

Lotti omogenei selezionati , la grande illusione



Lotti omogenei selezionati , la grande illusione


 

Ormai la stagione agonistica è di fatto terminata, e come ogni anno i migliori agonisti iniziano a preparare la prossima,  verificano le attrezzature, le armi, ne comprano di nuove, ed ovviamente selezionano cartucce (e pallini).
Quella della selezione delle cartucce per il tiratore è un po’ la ricerca della pietra filosofale. Cosa sogna il tiratore se non un lotto di munizioni assolutamente perfetto per la sua arma? Un lotto che gli garantisca una rosata impeccabile, rotonda e stretta senza flyers ?
Ed ecco allora che il tiratore si ingegna, acquista diversi lotti di munizioni spesso di marche e tipi diversi e esegue test in morsa, sul calcio o con ottica tutto per cercare di trovare il nostro mitico lotto selezionato.
Eppure se solo il nostro tiratore sapesse come è organizzata la produzione industriale delle migliori munizioni da competizione, si renderebbe conto che la cosa più omogenea che potrà trovare del lotto che si accinge a cercare è il numero che troverà stampigliato sulla scatola.
Ma andiamo per gradi.
Come ogni buon ricaricatore  sa , per garantire un risultato costante di alto livello occorre ricercare l’assoluta omogeneità di rendimento delle proprie munizioni, obiettivo questo perseguito con ogni mezzo, ma principalmente attraverso l’impiego di materiali aventi caratteristiche fisiche e geometriche identiche ed omogenee e attraverso l’esecuzione di lavorazioni identiche eseguite con i medesimi strumenti ed in condizioni ambientali il più possibile simili.
 
Dicevamo materiali aventi caratterstiche fisiche e geometriche identiche, innanzitutto quali sono questi materiali ? vediamo di elencarli :
·        Bossoli
·        Inneschi
·        Polvere
·        Palle
Bossoli: I bossoli prodotti con una lega metallica di ottone (rame e zinco), vengono realizzati in genere in un settore a parte dell’azienda o addirittura acquistati da un fornitore esterno.
Per soddisfare le necessità produttive ovviamente i bossoli vengono realizzati da lastre provenienti da fusioni continue, Il bossolo è ricavato per stampaggio e successiva lavorazione per punzonatura della cava dell'innesco e delle incisioni sul fondello, più la tornitura della cava dell'estrattore.
E’ evidente che una produzione di migliaia (per non dire milioni) di pezzi parte da lastre che non possono essere identiche tra di loro, ma che (anche se provenissero dalla medesima fonderia e dalla nedesima colata) presenteranno inevitabilmente delle variazioni fisiologiche di composizione, spessore durezza etc., a questo uniamo il fatto che le lavorazioni meccaniche per la realizzazione sono svolte da decine di macchine spesso non identiche, o che comunque non lavorano in modo assolutamente identico ma entro tolleranze,  gli elementi prodotti altrettanto ovviamente visto il loro numero non saranno mai suddivisi per classi o in funzione delle caratteristiche produttive, ma anzi mischiati assieme in modo casuale, risultato tanti bossoli aventi caratteristiche simili dimensioni geometriche simili ma di certo non identiche e qui il primo ideale di lotto omogeneo svanisce.
Il medesimo discorso vale ovviamente per gli inneschi un innesco liquido colato all’ interno del bossolo se parliamo di 22LR , un composto di Stifnato di piombo se parliamo di cartucce a percussione centrale,  anche questo prodotto da un fornitore terzo difficilmente in un unico impianto e difficilmente per ovvi motivi in condizioni di lavorazione omogenee.
Discorso a parte merita la polvere, una polvere infume è tra quanto di più variabile possa esistere nel campo industriale,   sono talmente tali e tanti i fattori che influenzano il comportamento deflagrante di una polvere che anche tra scatola e scatola dello stesso lotto produttivo vi sono spesso differenze di potenziale dell’ ordine del grano (se non di alcuni grani). La polvere poi a seconda della sua composizione è influenzata dalle modalità di confezionamento, stoccaggio, trasporto e impiego, dalla temperatura ed umidità, quindi premesso che il nostro produttore impieghi sempre la stessa polvere non si è affatto certi che abbia le stesse caratteristiche e quindi le stesse prestazioni.
Infine le palle, qui vale il discorso fatto per i bossoli, le palle sono ricavate per stampaggio da un blocco di lega, e per le palle camiciate unione a caldo con la blindatura o camiciatura in rame.
Chi avrà avuto modo di misurare le palle geometricamente sa benissimo che non ve ne sono di identiche,  né di misura né di peso anzi differiscono spesso per numeri importanti e questo vale per le palle in piombo o camiciate. Questo per gli stessi motivi di approvvigionamento e lavorazione spiegati per i bossoli.
Tutti questi materiali afflusicono quindi al reparto incaricato di assemblare la cartuccia,  i bossoli, come le palle vengono  versati dai loro pallets nelle tramogge, così come la polvere viene versata nei serbatoi dei dosatori riforniti in continuo.
Il tutto assemblato da macchinari che producono in parallelo migliaia di pezzi al minuto.
Migliaia di pezzi al minuto che finiscono nelle scatole in modo purtroppo casuale.
A questo punto sulla scatola il produttore annota il lotto di produzione, che individua la data, e tutti i materiali impiegati ovvero fornisce la rintracciabilità della produzione, ma di sicuro non ne assicura affatto l’omogeneità tecnica, almeno non nel senso che il tiratore auspicherebbe.
C'è quindi da chiedersi, ha senso parlare di lotti omogenei ? ha senso ricercare lotti selezionati ?
Questo potrebbe iniziare a spiegare perché delle munizioni selezionate tutto ad un tratto cambiano le proprie caratteristiche o sembrano diverse… o perché come accadde al buon Martynov .. lotti scartati una settimana prima riprovati danno risultati totalmente diversi tra loro…
I lotti omogenei selezionati, secondo me sono una pia illusione…
 

 

 

lunedì 5 novembre 2018

OCW - Optimal Charge Weight Load Development

OCW
 
 
 
 
Questa sigla ai più non dirà proprio nulla, eppure dovrebbe perché si tratta di un acronimo che può essere molto importante nella vostra carriera di tiratori (e ricaricatori).
 
Chiariamo subito che l' OCW non ha nulla a che vedere con l' OKW , Oberkommando der Wehrmacht che era il comando supremo delle forze armate tedesche durante la seconda guerra mondiale, chi come me ha visto il  bellissimo film "La Notte dell' Aquila" /The Eagle has Landed" sa a cosa mi riferisco.

https://www.youtube.com/watch?v=fD9soYn4tQA
 
 
Scherzi a parte OCW sta per Optimal Charge Weight ...ovvero Peso Ottimale di Carica, ed è un sistema (o meglio un metodo di ricerca analitico) che si prefigge di trovare la carica ottimale per un dato munizionamento.
 
Come tutti sappiamo la ricerca della munizione "perfetta" è un po' la ricerca del Santo Graal dei tiratori, siano essi agonisti che semplici appassionati, sia che tirino di 22LR che di 308W o 6BR, facciano Bench Rest , TLD, F-Class, o discipline ISSF o NRA.
 
 
 
In pratica tutti ma proprio tutti i tiratori "cercano" il Santo Graal, la munizione perfetta, quella che nei loro sogni è in grado di esprimere al meglio tutte le possibilità della loro arma ... e del tiratore.
 
 
 
In questo può esserci di aiuto l' OCW.

Premetto che queste mie righe sono solo riflessioni a voce alta, che come di consueto mi piace fare pubblicamente, e quindi di sicuro contengono errori, omissioni e imprecisioni, tuttavia prendetele per quello che sono ovvero uno spunto per riflettere e ragionare.
 
 
 
Detto questo, in cosa consiste l' OCW praticamente ?
In un sistema per determinare la carica più adatta e meno "dispersante" (brutto termine lo so.. ma rende l'idea) per una data combinazione palla-polvere.

Il sistema anche se sembra macchinoso ha la sua logica e promette di poter dare indicazioni più che valide per la scelta di un peso di carica.

Ho preso queste informazioni sul sito dell' artefice del metodo, se volete approfondire ecco il link

http://optimalchargeweight.embarqspace.com/#/ocw-instructions/4529817134

Come si procede ?

Preparazione:

1) Scegliete una palla
2) Scegliete una polvere
3) Determinate con sicurezza il peso massimo di carica per quella polvere, attingendo da più fonti
4) Determinate un punto di partenza definendo un peso di carica del 10 % inferiore al carico massimo
5) Realizzate dei mini lotti di carica (3 - 5 cartucce...) con dosi che partono al limite appena stabilito ed arrivano al limite max di carica, con incrementi di pochi punti % di peso

A questo punto avrete una serie di lotti di 3-5 cartucce ..ad esempio caricate con 40 - 40,2 - 40,4 grani della vostra polvere (potete fare quanti lotti vi pare, ovvio il test sarà più lungo e complesso).

In poligono

1) Mettete su tanti bersagli quanti colpi avete preparato.. se avete fatto lotti da 5 cartucce mettete su 5 bersagli identici ,
2) Tirate su ogni bersaglio 1 colpo per ogni lotto, es 1 colpo di 40 grani sul primo bersaglio , uno sul secondo e così via, fino ad avere su ogni bersaglio i risultati dei colpi corrispondenti alle dosi preparate
3) A questo punto triangolate i punti di impatto (3 per ogni bersaglio se avete fatto 3 lotti di peso) e trovate il punto medio,  su ogni bersaglio un colpo sarà il più vicino alla media
4) Fate lo stesso per tutti i bersagli.

Il colpo che mediamente si avvicina di più al centro della rosata teorica (delle palle tirate con vari pesi di polvere) è il vostro OCW per quella munizione.

Ovvio che non questa NON è la munizione IDEALE, ma solo quella che ha la carica che meno si discosta dall' IDEALE, per la ricerca del Santo Graal dovete ancora lavorare su OAL, palle , polveri etc...

Buon divertimento :D
















... la domanda finale ... quali sono le vere caratteristiche che fanno di un tiratore... un tiratore vincente ?

Parliamoci chiaro...ognuno di noi agonisti si impegna, fatica, si allena e investe denaro e sudore, sacrifica affetti, vita privata.. e una larga parte del proprio tempo (che ahimè non è infinito) in questo sport.
A volte i risultati arrivano... altre volte no... a volte sono quelli che ci aspettiamo e a volte no,  quasi sempre questo dipende da noi, per questo siamo sempre alla ricerca di capire dove poter migliorare, cosa poter fare per migliorare.
 
Ma un approccio sistematico, un qualcosa che voglia portare ad un risultato non può non passare per un analisi dei requisiti necessari...
 
.da qui.. la domanda quali sono le vere caratteristiche che fanno di un tiratore... un tiratore vincente??
 
 
 
 
Lo spirito di sacrificio ? la costanza ? il saper soffrire ? ..la volontà?.. la voglia di emergere? il talento ? la genetica ?... un pizzico di fortuna ?? la giusta attrezzatura ? l'allenamento ? le giuste conoscenze tecniche e non solo? ..l'ambiente in cui viene a formarsi ? l'allenatore ???  oppure tutte queste assieme ??



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