martedì 27 novembre 2018

Lotti omogenei selezionati , la grande illusione



Lotti omogenei selezionati , la grande illusione


 

Ormai la stagione agonistica è di fatto terminata, e come ogni anno i migliori agonisti iniziano a preparare la prossima,  verificano le attrezzature, le armi, ne comprano di nuove, ed ovviamente selezionano cartucce (e pallini).
Quella della selezione delle cartucce per il tiratore è un po’ la ricerca della pietra filosofale. Cosa sogna il tiratore se non un lotto di munizioni assolutamente perfetto per la sua arma? Un lotto che gli garantisca una rosata impeccabile, rotonda e stretta senza flyers ?
Ed ecco allora che il tiratore si ingegna, acquista diversi lotti di munizioni spesso di marche e tipi diversi e esegue test in morsa, sul calcio o con ottica tutto per cercare di trovare il nostro mitico lotto selezionato.
Eppure se solo il nostro tiratore sapesse come è organizzata la produzione industriale delle migliori munizioni da competizione, si renderebbe conto che la cosa più omogenea che potrà trovare del lotto che si accinge a cercare è il numero che troverà stampigliato sulla scatola.
Ma andiamo per gradi.
Come ogni buon ricaricatore  sa , per garantire un risultato costante di alto livello occorre ricercare l’assoluta omogeneità di rendimento delle proprie munizioni, obiettivo questo perseguito con ogni mezzo, ma principalmente attraverso l’impiego di materiali aventi caratteristiche fisiche e geometriche identiche ed omogenee e attraverso l’esecuzione di lavorazioni identiche eseguite con i medesimi strumenti ed in condizioni ambientali il più possibile simili.
 
Dicevamo materiali aventi caratterstiche fisiche e geometriche identiche, innanzitutto quali sono questi materiali ? vediamo di elencarli :
·        Bossoli
·        Inneschi
·        Polvere
·        Palle
Bossoli: I bossoli prodotti con una lega metallica di ottone (rame e zinco), vengono realizzati in genere in un settore a parte dell’azienda o addirittura acquistati da un fornitore esterno.
Per soddisfare le necessità produttive ovviamente i bossoli vengono realizzati da lastre provenienti da fusioni continue, Il bossolo è ricavato per stampaggio e successiva lavorazione per punzonatura della cava dell'innesco e delle incisioni sul fondello, più la tornitura della cava dell'estrattore.
E’ evidente che una produzione di migliaia (per non dire milioni) di pezzi parte da lastre che non possono essere identiche tra di loro, ma che (anche se provenissero dalla medesima fonderia e dalla nedesima colata) presenteranno inevitabilmente delle variazioni fisiologiche di composizione, spessore durezza etc., a questo uniamo il fatto che le lavorazioni meccaniche per la realizzazione sono svolte da decine di macchine spesso non identiche, o che comunque non lavorano in modo assolutamente identico ma entro tolleranze,  gli elementi prodotti altrettanto ovviamente visto il loro numero non saranno mai suddivisi per classi o in funzione delle caratteristiche produttive, ma anzi mischiati assieme in modo casuale, risultato tanti bossoli aventi caratteristiche simili dimensioni geometriche simili ma di certo non identiche e qui il primo ideale di lotto omogeneo svanisce.
Il medesimo discorso vale ovviamente per gli inneschi un innesco liquido colato all’ interno del bossolo se parliamo di 22LR , un composto di Stifnato di piombo se parliamo di cartucce a percussione centrale,  anche questo prodotto da un fornitore terzo difficilmente in un unico impianto e difficilmente per ovvi motivi in condizioni di lavorazione omogenee.
Discorso a parte merita la polvere, una polvere infume è tra quanto di più variabile possa esistere nel campo industriale,   sono talmente tali e tanti i fattori che influenzano il comportamento deflagrante di una polvere che anche tra scatola e scatola dello stesso lotto produttivo vi sono spesso differenze di potenziale dell’ ordine del grano (se non di alcuni grani). La polvere poi a seconda della sua composizione è influenzata dalle modalità di confezionamento, stoccaggio, trasporto e impiego, dalla temperatura ed umidità, quindi premesso che il nostro produttore impieghi sempre la stessa polvere non si è affatto certi che abbia le stesse caratteristiche e quindi le stesse prestazioni.
Infine le palle, qui vale il discorso fatto per i bossoli, le palle sono ricavate per stampaggio da un blocco di lega, e per le palle camiciate unione a caldo con la blindatura o camiciatura in rame.
Chi avrà avuto modo di misurare le palle geometricamente sa benissimo che non ve ne sono di identiche,  né di misura né di peso anzi differiscono spesso per numeri importanti e questo vale per le palle in piombo o camiciate. Questo per gli stessi motivi di approvvigionamento e lavorazione spiegati per i bossoli.
Tutti questi materiali afflusicono quindi al reparto incaricato di assemblare la cartuccia,  i bossoli, come le palle vengono  versati dai loro pallets nelle tramogge, così come la polvere viene versata nei serbatoi dei dosatori riforniti in continuo.
Il tutto assemblato da macchinari che producono in parallelo migliaia di pezzi al minuto.
Migliaia di pezzi al minuto che finiscono nelle scatole in modo purtroppo casuale.
A questo punto sulla scatola il produttore annota il lotto di produzione, che individua la data, e tutti i materiali impiegati ovvero fornisce la rintracciabilità della produzione, ma di sicuro non ne assicura affatto l’omogeneità tecnica, almeno non nel senso che il tiratore auspicherebbe.
C'è quindi da chiedersi, ha senso parlare di lotti omogenei ? ha senso ricercare lotti selezionati ?
Questo potrebbe iniziare a spiegare perché delle munizioni selezionate tutto ad un tratto cambiano le proprie caratteristiche o sembrano diverse… o perché come accadde al buon Martynov .. lotti scartati una settimana prima riprovati danno risultati totalmente diversi tra loro…
I lotti omogenei selezionati, secondo me sono una pia illusione…
 

 

 

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