giovedì 23 novembre 2017

20 Domande a : Rajmond Debevec - The Legend"


20 Domande a : Rajmond Debevec - "The Legend"





Il tiratore con cui voglio aprire questa serie di interviste non richiede presentazioni, è indubbiamente il più forte tiratore di tutti i tempi, il suo palmares è impressionante.

Ha partecipato ad otto edizioni dei Giochi Olimpici, da quelli di Los Angeles 1984 a quelli di Londra 2012.

Ha vinto l’ oro olimpico nel 2000 a Sidney nella Carabina Libera 3x40 e due bronzi olimpici, uno a Pechino nel 2008 nella 3x40 ed uno a Londra nel 2012 nella Carabina Libera a Terra.

Compete al massimo livello da 34 anni in sei diverse specialità di arma lunga, Air Rifle, FR Prone, FR3x40, 300m Standard Rifle, 300m FR3x40 e 300m Prone, ed in ciacuna di queste ha stabilito record e raggiunto una incredibile serie di vittorie e piazzamenti.

Inoltre dal 1991 al 1998 ha gareggiato nelle gare di balestra e vinto numerosi Campionati del Mondo , titoli europei e stabilito record del mondo.

Le sue principali affermazioni:

1 Olympic Gold Medal
2 Olympic Bronze Medal
1 World Championship
5 World Cup Finals
27 World Cup Shooting Match
6 European Championships


Il suo nome è ovviamente Rajmond Debevec, considerato a buon diritto la “Leggenda del tiro sportivo”

Rajmond fa parte delle forze armate della repubblica di Slovenia e vive a Lubjana (SLO).
   Prima di tutto grazie Rajmond per aver accettato di rispondere a queste 20 domande:

D : Gareggi al massimo livello sportivo da oltre 34 anni, hai vinto molto, sicuramente più di qualsiasi altro tiratore al mondo, in tutte le specialità, la prima domanda è quindi quale tra tutte le specialità che hai praticato e pratichi ancora  oggi è la tua  preferita se ce n'è una e per quale motivo?

R : Le mie preferite sono le discipline di 3 posizioni, sia a 50 che a 300m. Questo perché le gare all’aperto richiedono maggiore abilità ed esperienza per essere al top.


D:  Una carriera così lunga è frutto  ovviamente di  una grande passione, cosa ti affascina così tanto nello tiro,  tanto da dedicarti ad esso  in tutti questi anni?

R:    Hai ragione - è una passione e una devozione. In tutti questi anni il tiro sportivo è diventato  il mio modo di vivere. Grazie a tutte queste competizioni ho numerosi amici in tutto il mondo che posso ancora incontrare, mi piace anche viaggiare in posti nuovi intorno al mondo, ecc ...


D:  La domanda può essere ovvia, ma qual è il tuo momento di carriera che ricordi con maggiore piacere? Forse la vittoria olimpica? O altro?

R: Nessun dubbio: l'oro olimpico a Sydney, in primo luogo. Il secondo è il giorno in cui ho stabilito il nuovo WR a WCF Monaco nel 1992 in 3-p con 1186 punti. Quel record non è mai stato superato per 21 anni, sino a quando l'ISSF ha cancellato tutti i record a causa del cambio di posizione.


D : In una carriera così lunga avrà anche momenti di crisi e difficoltà, puoi dirci cosa sono stati e come li hai superati?

R: Non è un ricordo piacevole quando la mia vecchia e imbattibile squadra dell'ex Jugoslavia (gli altri membri due membri della squadra  Goran Maksimović e Nemanja Mirosavljev) è stata sciolta a causa di cambiamenti politici e la nascita di nuovi paesi nel 1991. Fortunatamente la mia carriera non ne ha sofferto e sono stato in grado di continuare a rappresentare il mio nuovo paese, la Slovenia, immediatamente già all'inizio del 1992.

D: Hai mai pensato di abbandonare o smettere?

R: Affatto. Vorrei solo che durasse per sempre. Tuttavia, sono realista e so che un giorno dovrò smettere per qualche motivo.
 D: Hai avuto avversari? voglio dire tiratori con cui hai avuto una vera rivalità sportiva?

R: Certo che ce ne sono stati e ce ne sono ancora molti - siamo stati duri avversari sportivi in ​​p linea e migliori amici dopo la gara. Ho sempre apprezzato il rispetto reciproco di tutti gli assi del  tiro. Ho avuto il privilegio di competere contro le leggende del nostro sport come Malcolm Cooper, Petr Kurka, Harald Stewaag, Goran Maksimović, Glen Dubis, Bob Foth, Kiril Ivanov, Yuri Fedkin, Wolfram Waibel, Hans Riederer, Jean-Pierre Amat, Artem Khadzibekov, Niccolò Campriani e molti altri, e stelle di oggi del calibro di Peter Sidi, Istvan Peni, Nazar Louginets, Aleksander Kamensky ... Sono sicuro di aver dimenticato di scrivere molti nomi, perdonatemi ...

 

D:Certo che avrai molti amici tra i tiratori, quali pensi che siano  più competitivi (in senso sportivo)?

R: Pochi tiratori estremamente giovani sono diventati i migliori tiratori del mondo in 3-p negli ultimi due anni. Credo che Istvan Peni e Filip Nepejchal saranno rockstar a Tokio ...


Dopo queste domande generali, permettimi di farti alcune domande tecniche:


D: Le tecniche di tiro si sono sicuramente evolute nel corso degli anni, cosa hai cambiato nel corso degli anni nella tua tecnica o sostanzialmente sei rimasto lo stesso?


R: Sfortunatamente i miei occhi non sono nella stessa condizione di quando ero giovane e ho stabilito i miei migliori risultati. Credo che la mia tecnica si sia evoluta nel corso degli anni, ma i miei risultati sono leggermente diminuiti a causa degli effetti negativi della vista.


D:  Quale disciplina è cambiata di più negli anni e quale meno?

R: Quando ero giovane ero il più forte nel fucile ad aria compressa, ma diventando più esperto ho scoperto tutte le sfide del tiro di  3-p. Mi alleno ancora molto, forse anche più intensamente di 25 anni fa. Ma le nuove regole per le finali con partenza da zero hanno causato un grande cambiamento nel nostro sport e non le ho gradite perché le ho trovate ingiuste. Le ultime modifiche alle regole,  con punteggio decimale hanno portato più peso alla selezione dei migliori maestri e indeboliscono il peso delle abilità del tiratore in generale.



D : Quanto tempo dedichi agli allenamenti settimanalmente?

R: Con l'età il corpo sta perdendo forza ed è impossibile combattere contro questo fatto. Provo a mantenere un alto livello di condizione fisica con 3 sessioni di allenamento a settimana.

D:  Puoi darci una idea di come è strutturato il tuo allenamento?

R: Per lo più corro, faccio trekking in montagna, anche il lavoro sulla struttura muscolare principale è un must.

D: Ti alleni ogni giorno?

R: Sì.

D: Quali sono i punti principali su cui si basa il tuo piano di allenamento?

R: Credo di prestare attenzione agli stessi punti riguardanti la tecnica, le tattiche, ecc. come qualsiasi altro tiratore di alto livello. Ma diversamente mi piace sempre controllare con le cifre quello che sto facendo, testare, provare ad allenarmi. Quindi, per lo più faccio un allenamento a 3p o 60 prone e il risultato mi dà informazioni su quanto sia stato utile ciò che ho fatto.

D:  Se dovessi dare un consiglio a un giovane tiratore, cosa gli diresti? Quali punti dovrebbero concentrarsi sul miglioramento del suo livello di tiro?

R: Spara a tutte le competizioni che puoi: l'esperienza della competizione ti offre il miglior ritorno possibile del tuo lavoro.




D:  Quanti anni di formazione sono necessari per stabilizzarsi su risultati a livello internazionale?

R: Questa è una domanda a cui non si può rispondere. Ho avuto bisogno di 5 giochi olimpici per fare la mia prima medaglia. Molti tiratori hanno rinunciato prima di poter stabilizzare il loro livello e arrivare in alto. Quindi, non mollare mai!

D: In quali eventi consiglieresti di competere ? È meglio specializzarsi su un evento o provare a competere in più eventi?

R: Non sono sicuro in quale direzione andrà il tiro olimpico. Sembra che il CIO non sia molto entusiasta di supportare il tiro all'aperto e, in con l'ISSF, favorisce il tiro a 10 metri. Ma i tiratori a tutto tondo sono i più apprezzati e rispettati ai miei occhi.



D: Le discipline a 300 metri sono belle, ma sfortunatamente per diversi motivi oggi non godono la popolarità di eventi da 10 o 50 metri, cosa possiamo fare per cercare di portare nuovi tiratori a questi eventi?

R: Temo che non possiamo fare molto. La 300 m 3x40 è considerata la disciplina reale, ma è molto costosa e difficile da praticare per i giovani tiratori. Sono stato davvero felice di vedere due giovani tiratori al top del mondo, Peni e Lochbihler, in eventi di 300 m quest'anno. Penso che la loro presenza  abbia fatto la migliore pubblicità possibile per il tiro a 300 metri.




D: Negli ultimi anni, l'età media dei vincitori internazionali sembra diminuire, è solo un'impressione o è una tendenza reale? secondo te ci sono dei motivi per giustificare questa tendenza?

R: Hai ragione, è una vera tendenza. È principalmente il risultato di un approccio profesionale di molti giovani tiratori di talento guidati da allenatori esperti. Ci sono anche delle modifiche alle regole che sono state fatte a favore dei giovani tiratori (tempo di gara più breve, nuovo formato finale con tempi di cambio brevi, per lo più sale finali interne, ecc.

D:  Il mondo delle tiro oggi non sembra non attraversare un buon momento , specialmente con le ultime decisioni del CIO e dell'ISSF, salveremo tutte le discipline? alcune discipline sopravviveranno anche al di fuori delle Olimpiadi?

R: La mia opinione è nota: le ultime decisioni sul nuovo programma olimpico portate dall'ISSF e dal CIO non sono generalmente buone per lo sport di tiro che abbiamo praticato così a lungo. Ma non ho sentito molte voci di protesta dei giovani tiratori, quindi potrei essere un po contrario.
Gli eventi fondamentali sopravviveranno definitivamente al di fuori delle Olimpiadi, ma temo che possiamo aspettarci una cosa simile a quella che è successo a al tiro 300 m dopo OG 1972 o al Running Target dopo OG 1992.


Le 20 domande sono finite, Grazie ancora Rajmond è stato veramente un grande onore incontrarti, sono certo che continueremo a vederti ancora per molti anni gareggiare ad altissimo livello
English

The shooter with whom I open this series of interviews does not need presentation, is undoubtedly the strongest shooter of all time, his palmares is impressive, he has participated in eight editions of the Olympic Games from the Los Angeles Olympics in 1984 to those of London 2012.
He won the Olympic Gold Medal in 2000 in the FR 3x40 event, and two Olimpic Bronze medals, one in Beijing in 2008 in the FR 3x40 and one in London in 2012 in FR Prone.

He compete to the maximun level from 34 years in six specialties Air Rifle, FRProne, FR3x40 300m Standard Rifle, 300FR3x40 and 300FR Prone and in all he signed many record and take an impressive number of victories.

Between 1991-98 competed also with match crossbow and won numerous Wch and Ech titles and set up many world records.


1 Olympic Gold Medal
2 Olympic Bronze Medal
1 World Championship
5 World Cup Finals
27 World Cup Shooting Match
6 European Championships

To these, a number of placements that are too high to be listed are added.

His name is obviously Rajmond Debevec, considered to be right the “Legend of Rifle Shooting Sport”

Rajmond is a part of the armed forces of the Republic of Slovenia and lives in Ljubljana (SLO)

First of all Thank you Rajmond for choosing to answer at these 20 questions.
1)      You've been at the maximun sports level for over 34 years, you have won a lot, certainly more than any other shooter in the world, in all the specialties, the first question is therefore which of all the specialties you've practiced and practice today is your favorite , if there is one and for what reason?
I enjoy the most in 3-p shooting, either on 50m or 300m distances. This is because outdoor and 3-positional shooting demands the most skillful and experienced shooter to be on top.
2)      Such a long career is obviously a great passion, what is the point that fascinates you so much in the shot so much that you are devoted to shooting all these years?
      You are right – it is a passion and devotion. Through all these years sport shooting also became my way of life. On all these competitions I got numerous friends around the world I can still meet, I also enjoy journeys to new places around the word, etc...
3)      The question may be obvious, but what is your career moment that you remember with greater pleasure? Maybe the Olympic victory? Or else?
No doubts – olympic gold in Sydney on the first place. Second place is taking the day when I shot new WR at WCF Munich 1992 in 3-p with 1186 points. That record was never broken for 21 years, when the ISSF erased all records and start to count on new due to changed position's order.
4)      Such a long career will also have moments of crisis and difficulty, can you tell us what they were and how did you overcome them?
It is not a pleasant memory when my old unbeatable team of former Yugoslavia (other two team members were Goran Maksimović and Nemanja Mirosavljev) fell apart due to political changes  and declaring few new countries in 1991. Luckily my career didn't suffer and I was able to continue to represent my new country Slovenia immedialy in the beggining of 1992.
5)      Have you ever thought about abandoning or quitting?
Not at all. I only wish it will last forever. However, I am  realistic and know that one day I will have to quit for some reason.
6)      You started competing when weapons, specialties, equipment and the whole world were deeply different, what are the main differences (if any) you can see between the old shooters and those of today? 
It is true, I am a living witness of development of the whole technical part of my sport through all these years. But at the end, individual shooter's skills and mental strength are still those which make difference between average and world top shooters.
7)      Did you have opponents? do I mean shooters with which you had a relationship of true sports rivalry?
Of course there were and still are many – we were tough sport opponents on the firing line and best friends after the match. I have always appreciated mutual respect of all shooting aces. I had a privilege to compete against legends of our sport like Malcolm Cooper, Petr Kurka, Harald Stewaag, Goran Maksimović, Glen Dubis, Bob Foth, Kiril Ivanov, Yuri Fedkin, Wolfram Waibel, Hans Riederer, Jean-Pierre Amat, Artem Khadzibekov, Niccolo Campriani and many many others, to nowaday shooting stars like Peter Sidi, Istvan Peni, Nazar Louginets, Aleksander Kamensky... I am sure I forgot to write down many names, let me all forgive...


8)    Sure that you will have a lot of friends among shooters, what do you think most current shooters are (sportingly speaking)?
Few extremely young shooters became world top shooters in 3-p in last couple of years. I believe Istvan Peni and Filip Nepejchal will be rocking stars in Tokio...



After these general questions, let me ask you some technical questions:

9)    Shooting techniques have surely evolved over the years, what have you changed over the years in your technique or basically remained the same?

Unfortunately my eyes are't in the same condition like when I was young and
shot my best results. I believe my technique has been evolved through years
but my results slightly decline due to negative vision affect.


10) What discipline has changed over the years and how much less?

When I was young I was the most succesful in air rifle, but with becoming more experienced I discover all challenges of 3-p shooting. I still practice a lot, maybe even more intense then 25 year ago. But the new rules for finals with start from zero made a big change to our sport and I didn't welcome them as I found them unfair. Last rule changes with decimal scoring brought more weight on selecting the best maerials and weakend the role of shooter's skills in general.

11) How much time do you dedicate to workouts weekly?

With the age the body is losing atributs toward younger ones and it is impossible to fight against this fact. I try to manage high level of phisical condition with 3 sessions per week.

12) Can you give us an overview of how your workout is structured?
I mostly run, I enjoy mountain trekking, work on core muscle structure is a must, too.

13) Do you train each day?
Yes.

14) What are the main points on which your training plan is based?

I believe I pay attention to the same points concerning technique, tactics, etc. As any other top shooter. But it is different that I always like to control with digits what I am doing, testing, trying on training. So I mostly shoot a 3-p or 60 prone training and result gives me information how useful was what I did.

15) If I had to give advice to a young shooter, what would you tell him? What points should focus on improving his shooting level?
Shoot at all competitions you can – the competition experience gives the best possible feed back of your work.

16) How many years of training are needed to stabilized on internationally level results?
This is the question it can't be answered. I needed 5 Olympics to make my first medal. Many shooters gave up before possibly stabilized their level and climbed to the top. So, never give up!

17) What shooting events would you recommend him to do? Is it better to specialize on one event or to try to compete in more events?
I am not sure in what direction will go the olympic way of shooting. It seems the IOC is not very  enthusiastic to support outdoor shooting and with co-operation with ISSF Headquarters they favourise 10 m shooting. But all-round top shooters are the most appreciated and respected in my eyes.

18) The disciplines at 300m are beautiful, but unfortunately for several reasons today do not enjoy the popularity of 10 or 50m events, what can we do to try to bring new shooters to these events?
I am afraid we can't do much. 300 m 3-p shooting is treated as royal event, but  very expensive and less available to young shooters. I was really happy getting 2 world top young shooters Peni and Lochbihler on 300 m events this year. I think their succesful appearance made the best possible advertisment for 300 m shooting.

19) In recent years, does the average age of international winners appear to be lowering, is it just an impression or is it a real trend? in your opinion there are reasons to justify this trend?

You are right, it is a real trend. It is mostly result of proffesional approach of many talented young shooters led by expert coaches. There are also rule changes they were done in favour of young shooters (shorter competition time, new final format with short change over times, mostly indoor final halls, etc.

20) The shooting world at this moment does not seem to go through a very happy time, especially with the latest decisions of the IOC and the ISSF, will we save all the disciplines? some disciplines will survive even outside the Olympics
My opinion is known – the latest decisions about new olympic programme brought togeter by ISSF and IOC are in generally not good for the shooting sport we've been competed so long. But I haven't heard many protest voices of young shooters, so I might be a bit sefish beeing loud against. Axed events will definitively survive outside Olympics, but I am afraid we can expect similar direction as it happened to 300 m shooting after OG 1972 or running target after OG 1992.


The 20 questions have ended, thanks to Rajmond for your courtesy, I am sure we will still be competing at the highest level for many years



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