20 Domande a
: Rajmond Debevec - "The Legend"
Il tiratore con cui voglio aprire questa serie
di interviste non richiede presentazioni, è indubbiamente il più forte tiratore
di tutti i tempi, il suo palmares è impressionante.
Ha partecipato ad otto edizioni dei Giochi
Olimpici, da quelli di Los Angeles 1984 a quelli di Londra 2012.
Ha vinto l’ oro olimpico nel 2000 a Sidney nella
Carabina Libera 3x40 e due bronzi olimpici, uno a Pechino nel 2008 nella 3x40
ed uno a Londra nel 2012 nella Carabina Libera a Terra.
Compete al massimo livello da 34 anni in sei
diverse specialità di arma lunga, Air Rifle, FR Prone, FR3x40, 300m Standard
Rifle, 300m FR3x40 e 300m Prone, ed in ciacuna di queste ha stabilito record e
raggiunto una incredibile serie di vittorie e piazzamenti.
Inoltre dal 1991 al 1998 ha gareggiato nelle
gare di balestra e vinto numerosi Campionati del Mondo , titoli europei e
stabilito record del mondo.
Le sue principali affermazioni:
1 Olympic Gold Medal
2 Olympic Bronze Medal
1 World Championship
5 World Cup Finals
27 World Cup Shooting Match
6 European Championships
Il suo nome è ovviamente Rajmond Debevec, considerato a buon diritto la “Leggenda del tiro
sportivo”
Rajmond fa parte delle forze armate della
repubblica di Slovenia e vive a Lubjana (SLO).
Prima di tutto grazie Rajmond per aver accettato
di rispondere a queste 20 domande:
D : Gareggi al massimo livello sportivo da oltre 34 anni,
hai vinto molto, sicuramente più di qualsiasi altro tiratore al mondo, in tutte
le specialità, la prima domanda è quindi quale tra tutte le specialità che hai
praticato e pratichi ancora oggi è la
tua preferita se ce n'è una e per quale
motivo?
R : Le mie preferite sono le discipline di 3 posizioni, sia a 50 che a 300m.
Questo perché le gare all’aperto richiedono maggiore abilità ed esperienza per
essere al top.
D: Una carriera così lunga è frutto ovviamente di una grande passione, cosa ti affascina così
tanto nello tiro, tanto da dedicarti ad
esso in tutti questi anni?
R:
Hai ragione - è una passione e una devozione. In tutti questi
anni il tiro sportivo è diventato il mio
modo di vivere. Grazie a tutte queste competizioni ho numerosi amici in tutto
il mondo che posso ancora incontrare, mi piace anche viaggiare in posti nuovi
intorno al mondo, ecc ...
D: La domanda può essere ovvia, ma qual è il tuo
momento di carriera che ricordi con maggiore piacere? Forse la vittoria
olimpica? O altro?
R: Nessun dubbio: l'oro olimpico a Sydney, in primo luogo. Il secondo è il
giorno in cui ho stabilito il nuovo WR a WCF Monaco nel 1992 in 3-p con 1186
punti. Quel record non è mai stato superato per 21 anni, sino a quando l'ISSF
ha cancellato tutti i record a causa del cambio di posizione.
D : In una carriera così lunga avrà anche
momenti di crisi e difficoltà, puoi dirci cosa sono stati e come li hai
superati?
R: Non è un ricordo piacevole quando la mia vecchia e imbattibile squadra
dell'ex Jugoslavia (gli altri membri due membri della squadra Goran Maksimović e Nemanja Mirosavljev) è
stata sciolta a causa di cambiamenti politici e la nascita di nuovi paesi nel
1991. Fortunatamente la mia carriera non ne ha sofferto e sono stato in grado
di continuare a rappresentare il mio nuovo paese, la Slovenia, immediatamente
già all'inizio del 1992.
D: Hai mai pensato di abbandonare o
smettere?
R: Affatto. Vorrei solo che durasse per sempre. Tuttavia, sono realista e so
che un giorno dovrò smettere per qualche motivo.
D: Hai
avuto avversari? voglio dire tiratori con cui hai avuto una vera rivalità
sportiva?
R: Certo che ce ne sono stati e ce ne sono ancora molti - siamo stati duri
avversari sportivi in p linea e migliori amici dopo la gara. Ho sempre
apprezzato il rispetto reciproco di tutti gli assi del tiro. Ho avuto il privilegio di competere
contro le leggende del nostro sport come Malcolm Cooper, Petr Kurka, Harald
Stewaag, Goran Maksimović, Glen Dubis, Bob Foth, Kiril Ivanov, Yuri Fedkin,
Wolfram Waibel, Hans Riederer, Jean-Pierre Amat, Artem Khadzibekov, Niccolò
Campriani e molti altri, e stelle di oggi del calibro di Peter Sidi, Istvan
Peni, Nazar Louginets, Aleksander Kamensky ... Sono sicuro di aver dimenticato
di scrivere molti nomi, perdonatemi ...
D:Certo che avrai molti amici tra i
tiratori, quali pensi che siano più competitivi (in senso
sportivo)?
R: Pochi tiratori estremamente giovani sono diventati i migliori tiratori del
mondo in 3-p negli ultimi due anni. Credo che Istvan Peni e Filip Nepejchal
saranno rockstar a Tokio ...
Dopo queste domande generali, permettimi
di farti alcune domande tecniche:
D: Le tecniche di tiro si sono sicuramente evolute nel corso degli anni, cosa
hai cambiato nel corso degli anni nella tua tecnica o sostanzialmente sei
rimasto lo stesso?
R: Sfortunatamente i miei occhi non sono nella stessa condizione di quando ero
giovane e ho stabilito i miei migliori risultati. Credo che la mia tecnica si
sia evoluta nel corso degli anni, ma i miei risultati sono leggermente
diminuiti a causa degli effetti negativi della vista.
D: Quale disciplina è cambiata di più negli anni
e quale meno?
R: Quando ero giovane ero il più forte nel fucile ad aria compressa, ma
diventando più esperto ho scoperto tutte le sfide del tiro di 3-p. Mi alleno ancora molto, forse anche più
intensamente di 25 anni fa. Ma le nuove regole per le finali con partenza da
zero hanno causato un grande cambiamento nel nostro sport e non le ho gradite
perché le ho trovate ingiuste. Le ultime modifiche alle regole, con punteggio decimale hanno portato più peso
alla selezione dei migliori maestri e indeboliscono il peso delle abilità del
tiratore in generale.
D : Quanto tempo dedichi agli
allenamenti settimanalmente?
R: Con l'età il corpo sta perdendo forza ed è impossibile combattere contro
questo fatto. Provo a mantenere un alto livello di condizione fisica con 3
sessioni di allenamento a settimana.
D: Puoi darci una idea di come è strutturato il
tuo allenamento?
R: Per lo più corro, faccio trekking in montagna, anche il lavoro sulla
struttura muscolare principale è un must.
D: Ti alleni ogni giorno?
R: Sì.
D: Quali sono i punti principali su cui
si basa il tuo piano di allenamento?
R: Credo di prestare attenzione agli stessi punti riguardanti la tecnica, le
tattiche, ecc. come qualsiasi altro tiratore di alto livello. Ma diversamente
mi piace sempre controllare con le cifre quello che sto facendo, testare,
provare ad allenarmi. Quindi, per lo più faccio un allenamento a 3p o 60 prone
e il risultato mi dà informazioni su quanto sia stato utile ciò che ho fatto.
D: Se dovessi dare un consiglio a un giovane
tiratore, cosa gli diresti? Quali punti dovrebbero concentrarsi sul
miglioramento del suo livello di tiro?
R: Spara a tutte le competizioni che puoi: l'esperienza della competizione ti
offre il miglior ritorno possibile del tuo lavoro.
D: Quanti anni di formazione sono necessari per
stabilizzarsi su risultati a livello internazionale?
R: Questa è una domanda a cui non si può rispondere. Ho avuto bisogno di 5
giochi olimpici per fare la mia prima medaglia. Molti tiratori hanno rinunciato
prima di poter stabilizzare il loro livello e arrivare in alto. Quindi, non
mollare mai!
D: In quali eventi consiglieresti di
competere ? È meglio specializzarsi su un evento o provare a competere in più
eventi?
R: Non sono sicuro in quale direzione andrà il tiro olimpico.
Sembra che il CIO non sia molto entusiasta di supportare il tiro all'aperto e,
in con l'ISSF, favorisce il tiro a 10 metri. Ma i tiratori a tutto tondo sono i
più apprezzati e rispettati ai miei occhi.
D: Le discipline a 300 metri sono belle,
ma sfortunatamente per diversi motivi oggi non godono la popolarità di eventi
da 10 o 50 metri, cosa possiamo fare per cercare di portare nuovi tiratori a
questi eventi?
R: Temo che non possiamo fare molto. La 300 m 3x40 è considerata la disciplina
reale, ma è molto costosa e difficile da praticare per i giovani tiratori. Sono
stato davvero felice di vedere due giovani tiratori al top del mondo, Peni e
Lochbihler, in eventi di 300 m quest'anno. Penso che la loro presenza abbia fatto la migliore pubblicità possibile
per il tiro a 300 metri.
D: Negli ultimi anni, l'età media dei
vincitori internazionali sembra diminuire, è solo un'impressione o è una
tendenza reale? secondo te ci sono dei motivi per giustificare questa tendenza?
R: Hai ragione, è una vera tendenza. È principalmente il risultato di un
approccio profesionale di molti giovani tiratori di talento guidati da
allenatori esperti. Ci sono anche delle modifiche alle regole che sono state
fatte a favore dei giovani tiratori (tempo di gara più breve, nuovo formato
finale con tempi di cambio brevi, per lo più sale finali interne, ecc.
D:
Il mondo delle tiro oggi non sembra non attraversare un buon momento ,
specialmente con le ultime decisioni del CIO e dell'ISSF, salveremo tutte le
discipline? alcune discipline sopravviveranno anche al di fuori delle
Olimpiadi?
R: La mia opinione è nota: le ultime decisioni sul nuovo programma olimpico
portate dall'ISSF e dal CIO non sono generalmente buone per lo sport di tiro
che abbiamo praticato così a lungo. Ma non ho sentito molte voci di protesta
dei giovani tiratori, quindi potrei essere un po contrario.
Gli eventi fondamentali sopravviveranno definitivamente al di fuori delle
Olimpiadi, ma temo che possiamo aspettarci una cosa simile a quella che è
successo a al tiro 300 m dopo OG 1972 o al Running Target dopo OG 1992.
Le 20 domande sono finite,
Grazie ancora Rajmond è stato veramente un grande onore incontrarti, sono certo
che continueremo a vederti ancora per molti anni gareggiare ad altissimo
livello
English
The shooter with whom I
open this series of interviews does not need presentation, is undoubtedly the
strongest shooter of all time, his palmares is impressive, he has participated
in eight editions of the Olympic Games from the Los Angeles Olympics in 1984 to
those of London 2012.
He won the Olympic Gold Medal in 2000 in the FR 3x40 event, and two Olimpic
Bronze medals, one in Beijing in 2008 in the FR 3x40 and one in London in 2012
in FR Prone.
He compete to the maximun level from 34 years in six specialties Air Rifle,
FRProne, FR3x40 300m Standard Rifle, 300FR3x40 and 300FR Prone and in all he
signed many record and take an impressive number of victories.
Between 1991-98 competed
also with match crossbow and won numerous Wch and Ech titles and set up many
world records.
1 Olympic Gold Medal
2 Olympic Bronze Medal
1 World Championship
5 World Cup Finals
27 World Cup Shooting Match
6 European Championships
To these, a number of placements that are too high to be listed are added.
His name is obviously Rajmond Debevec, considered to be right the “Legend of Rifle Shooting Sport”
Rajmond is a part of the armed forces of the Republic of Slovenia and lives in
Ljubljana (SLO)
First of all Thank you Rajmond for choosing to answer at these 20 questions.
1) You've been at the maximun sports level for over 34 years, you have won a
lot, certainly more than any other shooter in the world, in all the
specialties, the first question is therefore which of all the specialties
you've practiced and practice today is your favorite , if there is one and for
what reason?
I enjoy the most in 3-p shooting, either on 50m or 300m distances. This is
because outdoor and 3-positional shooting demands the most skillful and
experienced shooter to be on top.
2)
Such a long career is obviously a great
passion, what is the point that fascinates you so much in the shot so much that
you are devoted to shooting all these years?
You are right – it is a passion and devotion. Through all
these years sport shooting also became my way of life. On all these
competitions I got numerous friends around the world I can still meet, I also
enjoy journeys to new places around the word, etc...
3) The question may be obvious, but what is your career moment that you
remember with greater pleasure? Maybe the Olympic victory? Or else?
No doubts – olympic gold in Sydney on the first place.
Second place is taking the day when I shot new WR at WCF Munich 1992 in 3-p
with 1186 points. That record was never broken for 21 years, when the ISSF
erased all records and start to count on new due to changed position's order.
4) Such a long career will also have moments of crisis and difficulty, can you
tell us what they were and how did you overcome them?
It is not a pleasant memory when my old unbeatable team
of former Yugoslavia (other two team members were Goran Maksimović and Nemanja
Mirosavljev) fell apart due to political changes and declaring few new countries in 1991.
Luckily my career didn't suffer and I was able to continue to represent my new
country Slovenia immedialy in the beggining of 1992.
5)
Have you ever thought about abandoning or
quitting?
Not
at all. I only wish it will last forever. However, I am realistic and know that one day I will have
to quit for some reason.
6)
You started competing when weapons,
specialties, equipment and the whole world were deeply different, what are the
main differences (if any) you can see between the old shooters and those of
today?
It is true, I am a living witness of development of the
whole technical part of my sport through all these years. But at the end,
individual shooter's skills and mental strength are still those which make
difference between average and world top shooters.
7)
Did you have opponents? do I mean shooters
with which you had a relationship of true sports rivalry?
Of
course there were and still are many – we were tough sport opponents on the
firing line and best friends after the match. I have always appreciated mutual
respect of all shooting aces. I had a privilege to compete against legends of
our sport like Malcolm Cooper, Petr Kurka, Harald Stewaag, Goran Maksimović,
Glen Dubis, Bob Foth, Kiril Ivanov, Yuri Fedkin, Wolfram Waibel, Hans Riederer,
Jean-Pierre Amat, Artem Khadzibekov, Niccolo Campriani and many many others, to
nowaday shooting stars like Peter Sidi, Istvan Peni, Nazar Louginets,
Aleksander Kamensky... I am sure I forgot to write down many names, let me all
forgive...
8)
Sure that you will have a lot of friends
among shooters, what do you think most current shooters are (sportingly
speaking)?
Few
extremely young shooters became world top shooters in 3-p in last couple of
years. I believe Istvan Peni and Filip Nepejchal will be rocking stars in
Tokio...
After these general questions, let me ask you some technical questions:
9)
Shooting techniques have surely evolved
over the years, what have you changed over the years in your technique or
basically remained the same?
Unfortunately
my eyes are't in the same condition like when I was young and
shot my best
results. I believe my technique has been evolved through years
but my results
slightly decline due to negative vision affect.
10)
What discipline has changed over the years
and how much less?
When
I was young I was the most succesful in air rifle, but with becoming more
experienced I discover all challenges of 3-p shooting. I still practice a lot,
maybe even more intense then 25 year ago. But the new rules for finals with
start from zero made a big change to our sport and I didn't welcome them as I
found them unfair. Last rule changes with decimal scoring brought more weight
on selecting the best maerials and weakend the role of shooter's skills in
general.
11)
How much time do you dedicate to workouts
weekly?
With
the age the body is losing atributs toward younger ones and it is impossible to
fight against this fact. I try to manage high level of phisical condition with
3 sessions per week.
12)
Can you give us an overview of how your
workout is structured?
I
mostly run, I enjoy mountain trekking, work on core muscle structure is a must,
too.
13)
Do you train each day?
Yes.
14)
What are the main points on which your
training plan is based?
I
believe I pay attention to the same points concerning technique, tactics, etc.
As any other top shooter. But it is different that I always like to control
with digits what I am doing, testing, trying on training. So I mostly shoot a
3-p or 60 prone training and result gives me information how useful was what I
did.
15)
If I had to give advice to a young shooter,
what would you tell him? What points should focus on improving his shooting
level?
Shoot
at all competitions you can – the competition experience gives the best
possible feed back of your work.
16)
How many years of training are needed to
stabilized on internationally level results?
This
is the question it can't be answered. I needed 5 Olympics to make my first
medal. Many shooters gave up before possibly stabilized their level and climbed
to the top. So, never give up!
17)
What shooting events would you recommend
him to do? Is it better to specialize on one event or to try to compete in more
events?
I am
not sure in what direction will go the olympic way of shooting. It seems the
IOC is not very enthusiastic to support
outdoor shooting and with co-operation with ISSF Headquarters they favourise 10
m shooting. But all-round top shooters are the most appreciated and respected
in my eyes.
18)
The disciplines at 300m are beautiful, but
unfortunately for several reasons today do not enjoy the popularity of 10 or
50m events, what can we do to try to bring new shooters to these events?
I am
afraid we can't do much. 300 m 3-p shooting is treated as royal event, but very expensive and less available to young
shooters. I was really happy getting 2 world top young shooters Peni and
Lochbihler on 300 m events this year. I think their succesful appearance made
the best possible advertisment for 300 m shooting.
19)
In recent years, does the average age of
international winners appear to be lowering, is it just an impression or is it
a real trend? in your opinion there are reasons to justify this trend?
You
are right, it is a real trend. It is mostly result of proffesional approach of
many talented young shooters led by expert coaches. There are also rule changes
they were done in favour of young shooters (shorter competition time, new final
format with short change over times, mostly indoor final halls, etc.
20)
The shooting world at this moment does not
seem to go through a very happy time, especially with the latest decisions of
the IOC and the ISSF, will we save all the disciplines? some disciplines will
survive even outside the Olympics
My
opinion is known – the latest decisions about new olympic programme brought
togeter by ISSF and IOC are in generally not good for the shooting sport we've
been competed so long. But I haven't heard many protest voices of young
shooters, so I might be a bit sefish beeing loud against. Axed
events will definitively survive outside Olympics, but I am afraid we can
expect similar direction as it happened to 300 m shooting after OG 1972 or
running target after OG 1992.
The 20 questions have ended, thanks to Rajmond for your courtesy, I am sure we will still be competing at the highest level for many years